H.P. Lovecraft, creatore di mondi immaginari (2024)

Howard Phillips Lovecraft aveva un debole per il gelato e per i gatti. Infatti, aveva un gatto nero e, secondo le sue stesse parole: «Non mi dispiacciono i cani più di quanto non mi dispiacciano le scimmie, gli esseri umani, i commercianti, le mucche, le pecore o gli pterodattili, ma per i gatti nutro un particolare rispetto e affetto fin dai primi giorni della mia infanzia».

Considerato un grande innovatore del genere horror, al quale ha regalato una mitologia a sé stante - nota come i Miti di Cthulhu, un ciclo letterario dell'orrore cosmico - H. P. Lovecraft nacque il 20 agosto 1890 a Providence, capitale di Rhode Island, negli Stati Uniti.

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Howard Phillips Lovecraft cambiò la storia della letteratura horror e fantascientifica

L'infelice infanzia di un bambino prodigio

L'infanzia di Lovecraft fu segnata dalla tragica morte del padre in un istituto psichiatrico dopo la diagnosi di paresi, una parziale assenza di movimenti volontari che è un sintomo comune della sclerosi multipla, e di uno stadio terminale di sifilide. Lovecraft ebbe anche un cattivo rapporto con la madre, Sarah Susan Phillips, una puritana ultraconservatrice.

Sarah negava al figlio qualsiasi forma di affetto e molti critici ritengono che ciò possa aver contribuito al comportamento un po' stravagante che lo scrittore avrebbe mostrato per tutta la vita. Lo proteggeva da qualunque cosa e lo trattava come se fosse il suo unico bene sulla terra. Questo atteggiamento rese difficile a Lovecraft la convivenza con l'ambiente circostante, a causa della scarsa capacità di relazionarsi con gli altri. Questa situazione portò il giovane Lovecraft a fuggire dalla rigida educazione della madre e a frequentare luoghi solitari per dare libero sfogo alla sua immaginazione.

Lovecraft era affascinato dai miti classici e si spinse a erigere altari a divinità come Artemide, Apollo e Saturno

Lovecraft sviluppò comunque uno stretto rapporto con il nonno materno, Whipple Van Buren Phillips, con il quale passava ore a leggere in biblioteca. Lovecraft era particolarmente affascinato da racconti classici come Le mille e una notte, l'Iliade e l'Odissea. Con la scoperta della mitologia classica, e influenzato da tutte queste letture, Lovecraft si spinse a costruire degli altari alle antiche divinità greco-romane come Artemide, Apollo e Saturno.

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Lovecraft a nove anni circa

Lovecraft era un bambino prodigio, che leggeva poesie già all'età di due anni e iniziò a scriverne all'età di sei o sette anni. A quel tempo il suo genere preferito era la narrativa poliziesca. A tredici anni fondò l'Agenzia investigativa di Providence e a quindici scrisse il suo primo racconto, The Beast in the Cave; a sedici scrisse una rubrica di astronomia per il Providence Tribune. La morte del nonno materno, avvenuta nel 1904, colpì a tal punto il giovane da indurlo a contemplare il suicidio. Superò questo pensiero, tuttavia, grazie a una tendenza che era diventata molto forte nella natura del giovane Lovecraft: la curiosità intellettuale.

Tra il 1903 e il 1908 Lovecraft visse come un eremita, con pochi contatti con il mondo esterno, tranne che con la madre e le zie. Trascorreva il tempo scrivendo poesie. La situazione cambiò quando, infastidito dalla monotonia delle storie romantiche dell'epoca, inviò una lettera alla rivista Argosy lamentandosi dell'insipidità dei racconti di uno degli scrittori più popolari della pubblicazione, Fred Jackson.

Un'accesa discussione tra Lovecraft e Fred Jackson giunse all'attenzione di F. Daas, che lo invitò a unirsi alla United Amateur Press Association nel 1914

L'acceso dibattito che ne scaturì nella rubrica delle opinioni tra i sostenitori di Jackson e quelli di Lovecraft attirò l'attenzione di Edward F. Daas, presidente della United Amateur Press Association, che invitò Lovecraft a unirsi a loro nel 1914. Così, nel 1917, su richiesta di alcuni amici, tornò alla narrativa con i racconti La tomba e Dagon.

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Schizzo del personaggio immaginario Cthulhu, disegnato dal suo creatore, H.P. Lovecraft, 11 maggio 1934

I mondi di Lovecraft

Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1921, Lovecraft partecipò a un convegno di scrittori dilettanti a Boston, dove incontrò Sonia H. Greene. Sonia era figlia di immigrati ebrei provenienti dall'Ucraina, era vedova e aveva sette anni in più di lui. Si sposarono nel 1924 e si trasferirono a Brooklyn. La coppia ebbe presto problemi finanziari. Sonia perse il suo negozio di cappelli e dovette trasferirsi a Cleveland per cercare lavoro, mentre Lovecraft rimase a New York dove, non trovando un'occupazione, iniziò a nutrire una profonda antipatia per la vita newyorkese e per gli immigrati in generale.

In questo periodo Lovecraft iniziò a flirtare con il fascismo (ammirava Benito Mussolini fin dal 1922) e a considerare inferiore chiunque non fosse di origine anglo-germanica. Corroborava questa convinzione la sua idea che molti degli immigrati del suo quartiere finissero per trovare il lavoro che a lui era negato. La situazione ispirò Lovecraft a scrivere un racconto intitolato He.

Mentre viveva a New York con la moglie, i problemi finanziari e la disoccupazione fecero sì che Lovecraft si orientasse verso posizioni vicine al fascismo

Nel 1926 Sonia e Lovecraft si accordarono per un divorzio amichevole, e Lovecraft elencò tra le ragioni della loro separazione «le grandi differenze di opinione e i problemi finanziari». Nonostante la separazione, Lovecraft continuò a vivere a New York e a corrispondere con autori come Robert E. Howard, Robert Bloch, Clark Ashton Smith e August Derleth, per i quali lavorò come ghostwriter, cioè un autore professionista assunto per scrivere sotto il nome di qualcun altro.

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Sonia Greene, moglie di Lovecraft

Creò il cosiddetto Circolo di Lovecraft, in cui a ogni autore veniva assegnato uno pseudonimo e si scambiavano idee, concetti e personaggi per via epistolare. Grazie a questa collaborazione, Lovecraft sviluppò ampiamente il suo mondo letterario. Pervaso da una profonda sensazione di solitudine e frustrazione, in questo periodo Lovecraft scrisse le sue opere più importanti, parte del ciclo del Mito di Cthulhu, che consisteva in tredici racconti, tra cui Il richiamo di Cthulhu (1926), Il caso di Charles Dexter Ward (1927-1928) e Alle montagne della follia (1931).

Con la creazione del Circolo Lovecraft, Lovecraft sviluppò la sua opera più importante: una serie di racconti di una saga chiamata Miti di Cthullhu

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«La morte è misericordiosa»

L'evoluzione letteraria di Lovecraft attraversò tre fasi. Una prima fase gotica, dal 1905 al 1920; una seconda fase onirica, dal 1920 al 1927, e una fase finale basata sulla filosofia cosmicista (dal 1927 al 1937), secondo cui il cosmo sarebbe un insieme immenso e ostile. La sua opera è un riflesso della sua vita, che fu tutt'altro che facile: visse in isolamento, si concentrò sui suoi mondi letterari stravaganti, creò e visse in mondi paralleli.

Lovecraft viveva in isolamento, si concentrava sui suoi particolari mondi letterari e si dedicava alla creazione e al godimento di mondi paralleli

Nelle parole di Lovecraft: «La morte è misericordiosa, perché da essa non c'è ritorno; ma per colui che ritorna dalle più profonde stanze della notte, perso e consapevole, non c'è più pace». Per H. P. Lovecraft la morte era la fine. Tuttavia, egli considerava le persone della malavita, gli alcolizzati e i viziosi - tutti intesi secondo la mentalità del primo novecento - come esseri torturati e perseguitati che potevano trovare pace solo dopo la morte.

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Uno shoggoth, creatura mostruosa descritta nel romanzo 'Alle montagne della follia'

H. P. Lovecraft morì di cancro all'intestino al Jane Brown Memorial Hospital di Providence il 15 marzo 1937, nell'anonimato e nella povertà più assoluta. Questo rivoluzionario scrittore fu seppellito tre giorni dopo nella tomba di proprietà di suo nonno Phillips nel cimitero di Swan Point, dove è rimasto sepolto da allora.

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